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Come fare un Kickstarter di successo… per un libro stampato

Il progetto per cui abbiamo utilizzato il crowdfunding è un libro di storia dell’arte, niente di più distante da oggetti come orologi ipertecnologici o stampanti 3D ultimo modello, che tanto richiamano l’attenzione sulla rete e che funzionano bene sulla piattaforma americana, dove molti sono gli utenti registrati e incuriositi da acquisti nuovi e originali. La storia dell’arte – al contrario di quanto pensa la nostra Alexandra Korey (storica dell’arte) – non è quel che si dice un prodotto virale, ma siamo ugualmente riusciti a suscitare un notevole interesse verso questo libro, tanto da raggiungere 7.296 dollari (rispetto ai 5.000 dollari richiesti).

Prima di iniziare

Prima iniziare il nostro vademecum su Kickstarter è bene rispondere a un quesito importante: questa piattaforma può essere utilizzata anche da utenti italiani? In linea teorica è accessibile solo a chi è residente negli USA, UK, Australia, Nuova Zelanda o Canada (e adesso anche nei Paesi Bassi). Per questo motivo abbiamo svolto delle ricerche online e domandato direttamente ad alcuni italiani che avevano già avuto esperienze concrete su Kickstarter, e la risposta è sempre stata la stessa: dovete creare una società in uno dei paesi previsti (che va bene se chiedete mezzo milione di fondi!) oppure appoggiarvi a qualcuno di grandissima fiducia, pronto a prestarvi la sua identità e conto bancario.

Per determinare la somma da chiedere, vi consigliamo di realizzare uno spreadsheet dove indicherete tutte le voci di spesa del progetto (per avere un’idea complessiva del costo). Poi dovrete indicare solo quelle voci che sono comprensibili (e accettabili) per il pubblico. Infine dovrete valutare quanto pensate di poter realisticamente raccogliere sul sito: quest’ultima sarà la cifra che vi prefiggerete di raggiungere nel progetto di crowdfunding. Nel nostro caso, ad esempio, il costo complessivo del libro non è certo stato 5.000 dollari – questo va detto – e nemmeno i 7.296 raccolti, ma molto di più. E’ importante tuttavia essere chiari e fissare degli obiettivi ragionevoli che rappresentino un giusto compromesso: abbiamo dunque chiesto al pubblico di coprire il costo della stampa, anzi per essere precisi il costo per stampare 750 libri in più rispetto a quelli previsti dal budget iniziale. Infine, non dimenticate mai di considerare le spese della piattaforma di crowdfunding (solitamente sul 5%), le spese delle carte di credito (con Kickstarters attraverso Amazon), il cambio da dollaro/sterline a euro, e le spese bancarie per il trasferimento internazionale.

I segreti: come fare una campagna Kickstarter di successo

In realtà non esistono dei veri e propri segreti per realizzare una buona campagna di crowdfunding, ma ci sono una serie di accorgimenti da tenere ben presenti e degli elementi di base che abbiamo osservato funzionare bene!

1) Un buon prodotto

Date inizio al vostro progetto senza mai dimenticare che ciò per cui chiedete un contributo deve essere qualcosa – di fisico o virtuale – davvero fico e coinvolgente. Se non è un nuovissimo prodotto tecnologico, ma piuttosto qualcosa di artistico o di concettuale, dovrete a maggior ragione accertarvi dell’interesse del pubblico. Dovete porvi questa semplice domanda: “Perché mai qualcuno dovrebbe donare i suoi soldi per questo progetto/prodotto?”

2) Degli ottimi premi

La gente non dà mai via i suoi soldi senza un motivo valido. Ringraziare è certo un buon primo passo, ma superando il contributo minimo di $5 sarebbe opportuno premiare i “backers” con dei “rewards” decisamente attrattivi e succulenti. Inoltre è bene creare incentivi per “ogni tipo di budget”, il che vuol dire – in dollari, euro o sterline che siano – al livello di 5, 10, 15, 20, 25, 35, 45, 55, 85, 100 dollari ed oltre.

Parliamo adesso della popolarità dei premi messi a disposizione. Mentre Kickstarter ci dice che l’incentivo più apprezzato e diffuso nei progetti è quello fissato a $25, la nostra concreta esperienza ci ha fatto scoprire che non è sempre così: a noi è infatti successa una piacevole sorpresa! Al prezzo base della versione del libro stampata e spedita negli Stati Uniti, abbiamo aggiunto la cifra di $11 per la dedica con firma autografa dell’autore. Tale premio – per un totale complessivo di $55 – è stato il più popolare in assoluto, con una percentuale del 27%. Questi dati ci dimostrano che chi ha sostenuto la nostra iniziativa su Kickstarter non è da considerarsi come un mero dato statistico o un “acquirente-tipo”, ma come qualcosa in più. Perciò, mentre create i premi da destinare al pubblico, cercate di tenere in considerazione quali sono gli elementi da aggiungere, come elementi di un certo “valore” (che non è strettamente sinonimo di “costo”) aggiunto.

Nel testo descrittivo del progetto che presenterete al pubblico, non dimenticate poi di descrivere i premi a lungo e in modo dettagliato, inserendo dove possibile anche delle foto.

 

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3) Un video accattivante

Il video è molto importante in una campagna di crowdsourcing, qualsiasi sia la piattaforma da voi prescelta. E’ più facile farsi convincere in trenta secondi da un video realizzato con musica emotiva e immagini d’impatto, che leggendo 600 parole (qui siamo circa a 500 parole e… state ancora leggendo, ma questo solo perché non vi stiamo vendendo niente  🙂 )

Non servono un girato e un montaggio professionali…ma certo, aiuta. Non c’è bisogno di grosse videocamere e attrezzature, ma è però necessario applicare un buon occhio artistico combinato a un DSLR, o anche un semplice iPhone stabilizzato, a un buon microfono, una copia di iMovie usato con abilità, e infine un po’ di musica presa dai creative commons. Nei primi trenta secondi dovrete far capire di cosa si tratta, con un linguaggio immediato e funzionale, e convincere le persone a guardare almeno il resto del video, se non a donare i loro soldi al progetto. Se non ce la fate da soli, allora sarà il caso di prendere in considerazione il prezzo di un video professionale nel budget della vostra campagna (possiamo consigliare Microfilm di Flod, per esempio).

4) Un testo chiaro e dettagliato

C’è chi preferisce scrivere meno, e chi, come me, scrive tanto. L’importante è essere chiari e comunicare i concetti nell’ordine più logico possibile per il lettore.

Ovvero per i lettori. Perché ogni lettore è diverso: per questo dovreste considerare di scrivere un primo paragrafo riassuntivo che risponda in maniera ideale alle tre domande principali: chi, cosa e perché servono i soldi. Poi, per chi vorrà sapere tutti i dettagli, potrete strutturare un testo più lungo con tutti i sottotitoli, utilizzando anche il grassetto per facilitare la lettura.

5) Una promozione martellante unita ad un network diffuso

Non potete fare riferimento solo sui vostri amici: si stuferanno presto della vostra campagna Kickstarter. Diffondere il vostro progetto sarà per voi una vera ossessione, e lo dovrà diventare! Dovrete quindi fare affidamento su un piano marketing che sfrutti al massimo il vostro network personale e lavorativo, e quello di tutte le persone coinvolte. Tra le cose da fare:

  • Comunicato stampa (possibilmente multilingue) mandato a giornali locali e nazionali, con chiamata di followup, ed interazioni Twitter con giornalisti potenzialmente interessati
  • Condivisione dei link Kickstarter sui vostri canali di social media
  • Monitoraggio unito al ringraziamento verso tutti coloro che parlano del vostro progetto
  • Email a blog di settore per la creazione di articoli
  • Email a tutte le persone che avete mai conosciuto
  • Evento/ aperitivo di presentazione per presentare alle persone sul territorio il vostro progetto, inclusi eventuali influencers che potrebbero aiutarvi nella diffusione della notizia

Ricordatevi inoltre che il reach del digitale non è mai abbastanza grande: abbiamo anche visto che il nostro progetto non ha raggiunto alcune persone che avrebbero potuto essere interessate, semplicemente perché non hanno guardato gli stream social o il nostro sito al momento giusto. A livello digitale, bisogna avere un network enorme perché il reach è solo di un piccolo percentuale! L’utilizzo della stampa tradizionale e gli articoli usciti sui vari blog sono stati invece fondamentali ai fini della raccolta fondi, proprio perché hanno allargato il nostro network.

6) Customer service

La App di Kickstarter è davvero qualcosa di eccezionale perché vi permette di restare in contatto con i vostri potenziali donatori a qualsiasi ora (vedi l’ossessione di cui sopra). Rispondete prontamente a tutti e in qualsiasi momento, e monitorate l’andamento della campagna, aggiustando via via premi e informazioni, in base alla risposta che riceverete dal pubblico.

Infine, incrociate le dita e guardate crescere il vostro progetto. E se non funziona a questo giro non arrendetevi: analizzate, studiate, migliorate e rilanciate!

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